«Oggi il paesaggio è l’unico modello a nostra disposizione per comprendere l’articolato e sfuggente complesso di fenomeni inclusi nell’idea di globalizzazione.» La bruma che avvolge e diluisce l’orizzonte di molta pittura romantica è metafora di un mondo in mutamento, in cui l’ordinario diventa straordinario, un ideale da realizzare. Ieri come oggi i vari domini e facce della Terra sono territori instabili e inquieti, campi di battaglia con conflitti e tensioni irrisolti, che si sottraggono ai tentativi di conservazione e trovano stati di quiete solo nella trasformazione. Il paesaggio è uno strumento che nella contemporaneità, con un orizzonte velato delle stesse nebbie dei secoli scorsi, può ancora suggerire una prospettiva alternativa, delle linee di fuga impreviste, una visione inattesa.