Esiste un mondo a venire? Saggio sulle paure della fine
ISBN
9791254801512
Editore
Nottetempo
Prezzo
18,90 €
Data di pubblicazione
04 ottobre 2024
Categoria (THEMA)
Antropologia sociale e culturale (JHMC)
Filosofia politica e sociale (QDTS)
Climate Change;antropologia;sciamanesimo;popoli amerindi;Apocalisse;mondo nuovo
I cambiamenti climatici e le estinzioni biologiche sono solo alcuni dei parametri che oggi stanno andando fuori scala, mettendo in scacco l’umanità e determinando una proliferazione discorsiva senza precedenti intorno all’idea della “fine”: dal pensiero all’espressione artistica, una fioritura disforica di mitologie dell’Apocalisse infrange ogni ottimismo umanista e prometeismo dello sviluppo. Ma, nonostante illustri il punto definitivamente critico della storia della Terra cui siamo arrivati, questo non è un libro apocalittico: a ispirarlo è piuttosto la spinta alla rifondazione di un futuro “altro” per tutta la catena delle esistenze che compongono il pianeta. Che cosa si può opporre a questa virata verso il declino, per non restare “senza mondo”? Evocando la cosmopolitica degli indios amazzonici, basata su un’inesauribile diplomazia dei rapporti con l'"arena internazionale" dell’ambiente in cui vivono, gli autori rovesciano la questione in vista di una possibile resistenza: “Parlare della fine del mondo non significa parlare della necessità di immaginare un nuovo mondo al posto di quello presente, ma un nuovo popolo; il popolo che manca. Un popolo che crede nel mondo e che lo dovrà creare con ciò che gli lasciamo di esso”.