Il Maggio dei Libri

Il Maggio dei Libri

23 aprile - 31 maggio 2024
Adriano Monti Buzzetti

Adriano Monti Buzzetti

Presidente del Centro per il libro e la lettura
  03 maggio 2024

Il Maggio dei Libri

L'intervista ad Adriano Monti Buzzetti, Presidente del Centro per il libro e la lettura

Che cos'è Il Maggio dei Libri?

Si tratta di una delle iniziative più qualificanti e longeve del nostro Centro. Il Maggio dei Libri è una campagna di promozione della lettura nata nel 2011 e che si svolge dal 23 aprile, Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’autore, fino al 31 maggio, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sul valore sociale del leggere quale elemento imprescindibile della crescita personale, culturale e civile. In questo percorso chiediamo la collaborazione di tutti coloro che amano leggere, affinché facciano squadra per diffondere la “magia” del libro, la sua capacità di trasformare e migliorare la vita delle persone. L’idea di fondo è quella di togliere i libri dagli scaffali e portarli nei contesti più vari della nostra quotidianità. Per questo Il Maggio dei Libri chiama a raccolta, invitandoli a collaborare, tutti i protagonisti delle attività sociali sui territori: Regioni, Province e Comuni, ma anche scuole, biblioteche, associazioni culturali, case editrici, librerie, giornali, comitati, singoli cittadini. L’esortazione circolare della campagna è di creare occasioni per una lettura “fuori dagli schemi”, in una modalità condivisa e in luoghi non canonici: questo proprio per incuriosire anche coloro che solitamente non frequentano biblioteche, librerie o festival letterari, ma che se catturati da iniziative originali e in contesti inusuali potrebbero scoprirsi lettori. Gli organizzatori, dai singoli cittadini agli enti istituzionali, sono sempre stati incoraggiati a liberare la propria creatività; e bisogna dire che in ogni edizione del Maggio c’è stato modo di stupirsi e divertirsi di fronte all’originalità di tante proposte, molte delle quali sono state anche premiate dal Cepell nel corso degli anni. Solo per fare qualche esempio, sono state organizzate iniziative sugli autobus, nei saloni di bellezza, nei supermercati, negli uffici postali, in filiali bancarie, sui treni, nei dedali di antichi vicoli di paese, in gallerie d’arte, nei caffè… persino durante la traumatica stagione del Covid la passione dei nostri partecipanti non si è data per vinta, riuscendo a trasmettere anche a distanza e in digitale lo stesso calore, lo stesso senso di comunità e di vicinanza.


Come aderire a Il Maggio dei Libri?

È semplicissimo: basta registrarsi alla banca dati presente sul sito ufficiale della campagna (www.ilmaggiodeilibri.cepell.it/registrazione) e inserire la propria iniziativa, che deve svolgersi o almeno avere inizio fra il 23 aprile e il 31 maggio, raccontandone i dettagli e fornendo le informazioni richieste. Abbiamo come sempre predisposto anche dei materiali grafici che gli organizzatori possono scaricare e personalizzare per promuovere le proprie attività. Tutti i progetti, dopo essere stati convalidati dalla nostra segreteria, vengono resi pubblici e sono rintracciabili sul sito attraverso il motore di ricerca della cartina dell’Italia, che via via mostra, Regione per Regione, i numeri dei progetti inseriti: una sorta di vetrina telematica che consente di valorizzare la creatività e il lavoro dei partecipanti, ma soprattutto permette a chiunque di scoprire quali iniziative di lettura esistano nella propria zona.

Se leggi ti lib(e)ri… è il tema della quattordicesima edizione. Quali criteri hanno guidato la selezione del tema?

Il criterio sistemico, diciamo così, è stato quello della continuità e del passaggio di testimone con l’altra nostra storica campagna, Libriamoci, che si rivolge specificamente alle scuole di ogni ordine e grado e ha luogo in autunno: l’edizione dello scorso novembre aveva appunto questo stesso tema e, poiché non c’è un’unica stagione adatta alla lettura, negli ultimi due anni abbiamo incoraggiato i nostri organizzatori più assiduo a progettare attività di lungo periodo, che iniziassero con le Giornate di lettura nelle scuole e proseguissero nei mesi successivi concludendosi durante Il Maggio dei Libri. Quanto al tema, in sé, il richiamo più evidente è quello che correla l’abitudine alla lettura al dono della libertà, intesa come possibilità di pensare, essere e agire ma anche come emancipazione dall’ignoranza o dall’inconsapevolezza. Ma c’è anche l’idea del volo, del librarsi metaforicamente in alto: un altro dei mirabili “effetti collaterali” elargiti dalle pagine di un buon libro.

Come si spera che questo tema influenzi la percezione e la partecipazione del pubblico verso il mese dei libri?

Si tratta di un tema evocativo e, per sua natura, destrutturato; non ci sono vincoli precostituiti, può essere declinato in tanti modi diversi e con vari livelli di profondità, adattandosi quindi a qualsiasi contesto e ad un pubblico di ogni età. Su questo orizzonte un pensiero particolare va alle migliaia di maturandi che, grazie magari all’adesione dei loro insegnanti alla campagna, o magari imbattendosi in attività del Maggio dei Libri organizzate nel loro territorio, potrebbero trovare spunti utili per i percorsi interdisciplinari che in queste settimane staranno provando a preparare, come assi “nella manica” da giocarsi al colloquio orale.

Come si intende garantire la diversità e l'inclusività nella selezione dei libri e delle risorse legate a questo tema? “Lib(e)ri di conoscere”, “Lib(e)ri di sognare” e “Lib(e)ri di creare” sono i tre filoni, come vengono decise le bibliografie che vengono condivise?

Devo dire che il primo criterio è stato senza dubbio la passione personale dei nostri collaboratori che hanno stilato queste bibliografie (ma anche il sottoscritto ha inserito qualche titolo qua e là): ciascuno ha i propri gusti letterari ed è da lì che si è partiti, perché la condivisione dell’amore per la lettura è il primo motore della campagna. Poi ovviamente si è proseguito cercando di immaginare suggerimenti adatti a diverse fasce d’età e di ampio respiro, lontani da qualsiasi stereotipo, tenendo anche conto che la ricchezza del panorama italiano è tale da poter offrire solo qualche spunto sporadico e senza alcuna ambizione di esaustività. Le bibliografie hanno infatti questo obiettivo: lanciare agli organizzatori, qualora ne avessero bisogno, delle suggestioni sparse, idee da cui partire per poi seguire ciascuno la propria vena creativa. Le abbiamo inoltre differenziate per seguire i tre filoni che declinano il tema istituzionale, ciascuna focalizzata su un genere o un ambito particolare: la prima è dedicata al mondo dell’informazione, alla saggistica e alla narrativa storica; la seconda si apre alla grande narrativa, specialmente fantastica, e alle biografie più avvincenti; la terza infine propone un taglio poetico e artistico.


Quali sono le strategie previste per incoraggiare la partecipazione attiva del pubblico nella celebrazione di questo tema durante il mese dei libri?

Puntiamo molto sulla rete capillare di partner e collaborazioni che ormai da oltre un decennio si attiva con costante impegno e dedizione, sia realizzando iniziative sia rilanciando attraverso i propri canali i contenuti

della campagna. Sappiamo però di poterci anche affidare alle migliaia di privati cittadini che da soli o insieme ad associazioni e altri enti pubblici o privati continuano, edizione dopo edizione, a raccogliere fedelmente e con entusiasmo il nostro invito, organizzando attività davvero lodevoli per qualità e numero. Ovviamente abbiamo anche una consolidata presenza online: oltre al sito, sui social (@ilmaggiodeilibri su Facebook e Instagram, @maggiodeilibri su X), grazie ai quali raggiungiamo in tempo reale il nostro pubblico e comunichiamo notizie e informazioni utili. Infine, c’è il Premio Il Maggio dei Libri, pensato per offrire un riconoscimento ai cinque migliori progetti di promozione della lettura realizzati nell’ambito di altrettante categorie: biblioteche, associazioni culturali, istituti scolastici, carceri, strutture sanitarie e di accoglienza per anziani, librerie.


Il Maggio dei Libri non è solo confinato nel territorio italiana ma si apre anche all’estero. Con quale

modalità?

Il respiro internazionale dell’iniziativa è reso possibile grazie alla proficua collaborazione col Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che ogni anno promuove la campagna presso le nostre istituzioni culturali situate in altri Paesi, invitandole ad aderire. Il Maggio dei Libri riesce così a varcare i confini nazionali approdando in scuole italiane all’estero, Istituti Italiani di Cultura, Ambasciate e Consolati.

Nel corso delle varie edizioni della campagna abbiamo ricevuto adesioni, partnership o richieste di collaborazione, mediante iniziative o campagne di comunicazione, sostanzialmente da ogni parte del mondo, dalla A di Albania alla U di Uzbekistan!


Albania (Tirana), Argentina (Buenos Aires, Morón), Armenia (Jerevan), Austria (Vienna), Belgio (Liegi, Bruxelles e il sito UNESCO Blegny-Mine), Brasile (San Paolo, Rio de Janeiro), Canada (Toronto), Cipro (Nicosia), Corea del Sud (Seoul), Croazia (Albona, Zara), Danimarca (Copenaghen), Finlandia (Helsinki), Francia (Lione, Marsiglia, Metz, Parigi, Strasburgo), Germania (Berlino, Monaco di Baviera), Ghana, Grecia (Atene), Indonesia (Jakarta), Irlanda (Dublino), Israele (Tel Aviv, Haifa), Malesia (Kuala Lumpur), Marocco (Rabat), Messico (Città del Messico), Norvegia (Oslo), Perù (Lima), Polonia (Varsavia), Portogallo (Lisbona), Qatar (Doha), Regno Unito (Londra, Edimburgo), Romania (Bucarest), Russia (Mosca), Serbia (Belgrado), Slovacchia (Bratislava), Slovenia (Lubiana, Pirano), Spagna (Madrid, Barcellona, Cordoba), Sri Lanka (Colombo), Stati Uniti (San Francisco), Sudafrica (Pretoria), Sudan, Svezia (Stoccolma), Svizzera (Lugano, Poschiavo), Tunisia (Tunisi), Turchia (Smirne), Ungheria (Budapest), Uruguay (Montevideo) e Uzbekistan (Tashkent).