Collina dei venti - Lucy Maud Montgomery

Collina dei venti, pubblicato in Italia da Lindau, è una riscoperta, una love story apparsa per la prima volta nel 1923 sul settimanale newyorkese Love Story Magazine ma che tratta temi universali e sempre attuali: faide familiari, amori impossibili. 

Ne abbiamo parlato con Davide Platzer Ferrero, editor della casa editrice. 

Di Lucy Maud Montgomery avevamo già pubblicato, nel 2022, l’autobiografia Il sentiero alpino e un piccolo libro molto evocativo, I boschi e le stagioni. Quando, però, Enrico De Luca, uno dei principali conoscitori dell’opera di Montgomery, ci ha proposto la sua traduzione di questo romanzo quasi sconosciuto, abbiamo accettato subito, spinti dalla voglia di far conoscere al pubblico una storia diversa da quelle per cui Montgomery è conosciuta e apprezzata, ovvero Anna dai capelli rossi e altre serie per ragazzi. Una storia “adulta” che ha al centro, appunto, un amore impossibile.

Un testo poco noto, che nell’introduzione del libro Enrico de Luca – traduttore dall’inglese del romanzo - dice di aver trovato solo accennato nella corrispondenza di Lucy Maud Montgomery. A Ephraim Weber, corrispondente di lunga data, l’autrice scrive “L’ho scritta principalmente per accrescere la mia padronanza nei dialoghi di un certo tipo”. 

Sappiamo che Montgomery, per sua stessa ammissione, non si sentiva una scrittrice di love story e in effetti, fino al 1923, non scrisse storie d'amore vere e proprie. Collina dei Venti potrebbe essere considerato, pertanto, un lavoro preparatorio al secondo titolo della trilogia di Emily, per esempio, oppure, e forse soprattutto, a The Blue Castle. I dialoghi sono intrisi di umorismo, quell'umorismo genuino che è la cifra stilistica dell’autrice canadese.

Pettegolezzi che nascono spesso da chi non vede di buon occhio una relazione, in Collina dei Venti Montgomery ha inserito un "piccolo Jago" che poi però si pente. Non possiamo aggiungere altro!