08 settembre 2023

Oppenheimer. Ritratto di un enigma

Mentre Nolan continua a spopolare nelle sale cinematografiche, Castelvecchi arriva in libreria con un volume dedicato al fisico statunitense scritto da Jeremy Bernstein

Castelvecchi arriva in libreria con un nuovo titolo che appassionerà non solo i lettori ma anche i cinefili che in questi giorni siedono nelle sale per apprezzare il nuovo film di Cristopher Nolan.

Il protagonista è Robert Oppenheimer e a scrivere di lui è Jeremy Bernstein, Professore emerito di Fisica presso lo Steven Institute of Technology di Hoboken, New Jersey e prestigiosa firma del New Yorker.

Il lavoro dell’autore nasce dalla sua ossessione nei confronti della figura controversa del fisico e gli ci sono voluti cinquant’anni per scrivere di lui. Oppenheimer fu il primo responsabile della bomba atomica e scriveva poesie. Sarebbe potuto arrivare al Nobel, ma la sua tendenza ad auto-sabotarsi finì per rovinargli la carriera. Bernstein riprende il dialogo con questo personaggio inspiegabile – che dalla pagina sfugge in mille direzioni – molto tempo dopo aver seguito le sue lezioni, preso il treno con lui, frequentato le stesse feste. A partire dalle domande che in vita, col suo carattere intrattabile, avrebbe certamente sviato: sentiva ancora di avere «le mani sporche di sangue» per Hiroshima e Nagasaki? Come si ritrovò «a flirtare con il Partito Comunista», trovandosi poi vittima della caccia alle streghe dell’FBI? Come spiegava i «suoi sentimenti ambigui sull’essere ebreo»? Il ritratto è quello di un uomo così tormentato che «ci si meraviglia di come abbia potuto fare scienza».
Ma le corde toccate da Bernstein appartengono a un mistero più profondo: possiamo davvero conoscere gli altri e noi stessi, o siamo destinati a convivere con l’enigma? «Con Oppenheimer non c’è mai fine a niente».

Inserito nella nuova collana scientifica Qbit, diretta da Giuseppe Mussardo, “Oppenheimer. Ritratto di un enigma” prenderà posto negli scaffali delle librerie accompagnato da un altro titolo “Maksimovic. La storia di Bruno Pontecorvo”. A mettersi sulle sue tracce di uno dei più grandi scienziati al mondo, scomparso in circostanze misteriose, è proprio Mussardo, Professore ordinario di Fisica teorica alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (SISSA) all’attività di ricerca scientifica affianca da sempre la passione per la storia della scienza. Autore di documentari e libri divulgativi su grandi scienziati e importanti temi scientifici, ha sceneggiato il film-documentario Maksimovic. La storia di Bruno Pontecorvo (2013), vincendo il Gran Premio della Giuria come miglior documentario scientifico all’International Scientific Film Festival (2014).